Aggirare il freddo con lo Zen-Stretching®

La stagione fredda risveglia, in molti di noi, una serie di disagi, quando non veri e propri sintomi, che nel tempo possiamo aver imparato a prevenire e a curare in diversi modi, a seconda delle nostre abitudini, conoscenze e della nostra mentalità.

È ormai informazione relativamente acquisita il fatto che una condizione di vita, come per esempio il clima, non influisce sulla persona in modo uguale per tutti, bensì secondo le caratteristiche psicofisiche individuali di ciascuno. In altre parole: secondo la propria condizione energetica generale, ma anche del momento.

Posta questa premessa, non si può dire che la pratica dello Zen-Stretching abbia accorgimenti mirati per “resistere ai rigori dell’inverno”, in quanto ogni persona “resisterà” a seconda del proprio equilibrio energetico. Tuttavia, poiché il clima freddo influisce sul nostro equilibrio energetico, è possibile adottare delle strategie di massima.

La filosofia taoista e la Medicina Tradizionale Cinese (MTC) riconoscono diverse modalità e quantità di energia che sostengono e gestiscono le nostre capacità vitali fondamentali, ed è dal loro intrecciarsi che si articolano gli stili di vita e di gestione della salute di ognuno.

Per esempio, la capacità del nostro organismo di adattarsi ai cambiamenti di temperatura viene garantita dal buon funzionamento (cioè da una circolazione armoniosa ed equilibrata, che perciò risponde bene alle richieste delle sfide della vita in generale) di due meridiani che, pur non essendo associati esattamente a un organo, come invece lo sono gli altri, svolgono funzioni molto importanti per noi. Si tratta del Triplice Riscaldatore e del Mastro del Cuore.

Il nome “Triplice Riscaldatore”, che nella tradizione dell’agopuntura viene attribuito al meridiano Sanjiao, è dato dalla suddivisione funzionale del corpo in tre “riscaldatori” o “focolai” (Jiao), i quali rappresentano le aree del corpo coinvolte nella regolazione e nella distribuzione dell’energia vitale, o Qi, come anche dei liquidi corporei. Il Sanjiao è quindi concepito come un sistema energetico che coordina i processi fisiologici di vari organi.

Le funzioni del Triplice Riscaldatore, secondo la MTC, si riferiscono a tre aree del corpo:

1. “Riscaldatore Superiore” (Shang Jiao): comprende il cuore e i polmoni ed è responsabile della distribuzione del Qi e del sangue, nonché della regolazione della respirazione. Gestisce la circolazione del Qi difensivo (Wei Qi), responsabile della protezione del corpo.

2. “Riscaldatore Medio” (Zhong Jiao): coinvolge la milza, lo stomaco e gli organi digestivi. Ha la funzione di trasformare gli alimenti e i liquidi, aiutando la produzione del Qi nutritivo (Ying Qi) e la digestione.

3. “Riscaldatore Inferiore” (Xia Jiao): include i reni, la vescica e l’intestino. Gestisce l’escrezione e la regolazione dei liquidi corporei, facilitando l’eliminazione delle tossine attraverso l’urina e i processi escretori.

Il Triplice Riscaldatore svolge quindi un ruolo fondamentale nella regolazione della distribuzione dell’energia e dei fluidi all’interno del corpo. Questo meridiano è considerato, in senso figurato, un “funzionario” che bilancia e armonizza le diverse funzioni vitali, consentendo un flusso energetico ottimale tra le diverse parti del corpo e mantenendo l’equilibrio dell’organismo.

Il nome “Mastro del Cuore”, o Xin Bao (noto anche come “Pericardio”), è attribuito a un altro dei meridiani principali nella MTC e fa riferimento al ruolo protettivo che svolge nei confronti del cuore, considerato l’imperatore degli organi. Anche questo meridiano non corrisponde esattamente a un organo fisico, bensì a una funzione energetica che regola e protegge il cuore dalle influenze esterne e dagli squilibri emotivi.

Le principali funzioni del Mastro del Cuore secondo l’agopuntura sono:

1. “Proteggere il Cuore”: il Mastro del Cuore agisce come una barriera per preservare il cuore dagli attacchi di energie patogene, specialmente di natura emotiva. Si pensa che emozioni come l’ansia e il panico, così come lo stress, possano danneggiare il cuore; il meridiano Xin Bao funge dunque da difensore energetico, proteggendo il cuore e mantenendo la calma interiore.

2. “Regolare l’energia del Cuore”: il meridiano Xin Bao aiuta a regolare il Qi del cuore, promuovendo la circolazione del sangue e mantenendo un equilibrio tra la mente (Shen) e il corpo. Attraverso questa funzione, il Mastro del Cuore contribuisce al benessere mentale e alla tranquillità emotiva.

3. “Mediare le Emozioni”: nella MTC il cuore è associato allo spirito (Shen), che governa le emozioni. Il Mastro del Cuore aiuta a filtrare e a moderare le emozioni intense, evitando che queste colpiscano direttamente il cuore. In questo modo, contribuisce a mantenere la stabilità emotiva e a impedire che emozioni come l’eccitazione eccessiva o la tristezza profonda disturbino la mente e l’equilibrio energetico.

4. “Connettersi con il Sanjiao”: il Mastro del Cuore lavora in stretta connessione con il meridiano Sanjiao. Insieme regolano infatti l’energia fra i tre riscaldatori del corpo (superiore, medio, inferiore) e promuovono l’armonia tra gli organi interni.

In sintesi, il Mastro del Cuore ha una funzione sia protettiva sia regolatrice nel mantenere l’equilibrio energetico ed emotivo del cuore, assicurando che il corpo e la mente lavorino in armonia. Il suo nome riflette proprio questo ruolo di “custode” o “protettore” del cuore e della sua energia.

Con il cambio di temperatura è buona pratica avere particolare cura delle condizioni di questi due meridiani, per ottenere la migliore resistenza e capacità di affrontare i cambiamenti.

Ecco, dunque, una serie di esercizi di Zen-Stretching in grado di aiutarci a valutare e rendere più efficaci le funzioni di questi due importanti percorsi energetici.


Esercizio di base (Mastro del Cuore e Triplice Riscaldatore):

seduto, con le caviglie incrociate e le ginocchia sollevate da terra quanto più possibile. Incrocia le braccia allo stesso modo delle gambe, e appoggia il dorso delle mani e dei polsi sopra le ginocchia. Con l’espirazione, comincia ad abbassare lentamente le ginocchia verso il pavimento, mantenendo le mani agganciate alle ginocchia. In questo modo le braccia si incrociano più strettamente e il busto e le spalle vengono trascinati in avanti e in basso. La testa rimane in linea con la schiena fino all’ultimo. Quando il busto è arrivato più in basso possibile sopra le gambe incrociate, solo a questo punto avvicina anche il mento al petto e rimani in posizione per qualche respiro. Poi, lentamente, torna a sedere e ripeti l’esercizio incrociando le caviglie e le braccia nell’altro senso. Al termine sdraiati e ascolta il tuo corpo. La valutazione della condizione energetica di questi percorsi si evince dal confronto nell’esecuzione di tutti gli esercizi di base, ma qui vogliamo isolare l’analisi all’illustrazione dell’intera serie dedicata ai due meridiani in questione. Va detto che è di beneficio anche la semplice ripetizione di questa serie, indipendentemente dalla valutazione energetica – che fa parte di un altro aspetto, più generale, del metodo Zen-Stretching.


Esercizio per tipo (Mastro del Cuore):

in piedi, con le gambe divaricate quanto la larghezza delle anche e i piedi divergenti, intreccia le dita dietro la schiena e, mantenendo le braccia distese, abbassati sulle ginocchia piegando la testa in avanti e sollevando le mani indietro, più in alto possibile. Nel piegarti, tieni le ginocchia aperte e abbassa la testa, ma non oltre l’altezza a cui abbassi il bacino. Asseconda il movimento con l’espirazione e rimani nella posizione per qualche respiro, poi torna in piedi. L’esercizio ha una funzione tonificante, quindi richiama energia nel meridiano, migliorandone la potenzialità.


Esercizio per tipo (Triplice Riscaldatore):

in piedi, gambe divaricate oltre la larghezza delle anche e piedi paralleli, porta le braccia sopra il capo e afferrati il polso con la mano rivolta verso l’alto (la mano afferrata è invece rivolta verso il basso), quindi piegati sulla gamba omolaterale della mano che afferra, allungando il braccio e tutto il fianco e la gamba distesa con l’espirazione. Girati a guardare il braccio che sta più in alto mentre ti abbassi. Il piede della gamba distesa è girato a 45 gradi verso l’interno. Rimani nella posizione per qualche respiro e poi ripeti dall’altro lato. Tieni più a lungo la posizione dal lato più facile, cioè meno sensibile. Anche questo esercizio tonifica il meridiano, migliorandone le funzioni.


Esercizio da coricati (Mastro del Cuore):

sdraiato supino, unisci le piante dei piedi lasciando cadere le ginocchia flesse verso il pavimento. Intreccia le dita tenendole appoggiate sulla sommità del capo, con le braccia adagiate a terra. Con l’espirazione, distendi le gambe allungando le punte dei piedi verso terra e contemporaneamente allunga anche le braccia rovesciando i palmi delle mani verso la parete dietro di te. Mantieni la posizione in modo rilassato per qualche respiro e poi lascia distendere e rilassare le mani e i piedi, ascoltando l’effetto dell’esercizio. L’esecuzione di questo esercizio ha un effetto delicatamente tonificante sul meridiano.


Esercizio da coricati (Triplice Riscaldatore):

sdraiato supino, intreccia le dita sotto la nuca e lascia cadere i gomiti a terra. Lentamente, avvicina le ginocchia unite al petto e con l’espirazione, mantenendo spalle e braccia a terra, lascia scendere le gambe di lato, fino a sfiorare il pavimento con i piedi e le ginocchia, ma senza toccarlo; la testa ruota verso il lato opposto rispetto alle gambe. Inspirando, riporta su le gambe e la testa in posizione centrale, quindi scendi con le gambe espirando dall’altra parte e ruotando la testa verso il lato opposto. Alterna un paio di volte la discesa da un lato e dall’altro, verifica qual è il lato più facile, quindi tieni questa posizione con le gambe sospese vicino al pavimento per qualche respiro, poi scendi brevemente anche dall’altro lato e termina rilassandoti disteso supino. Anche questo esercizio ha effetto tonificante sull’energia del percorso.


Esercizio complementare “L’orso” (Mastro del Cuore e Triplice Riscaldatore):

in piedi, gambe divaricate in modo che i piedi siano leggermente più distanti rispetto alla larghezza delle anche, incrocia le braccia afferrandoti le spalle e poi piegati in avanti, col busto dritto. Con l’espirazione, slancia il busto girandoti verso il lato opposto a quello del braccio che sta più in alto, a guardare dietro di te. Mentre ti giri, il tallone della gamba opposta al movimento segue lo slancio sollevandosi da terra. Come una molla, appena terminato lo slancio in una direzione, torna indietro inspirando e ripeti lo slancio dall’altro lato. Continua un paio di volte a girare da entrambi i lati alternativamente, cercando di tenere basse le spalle e la testa mentre esegui l’esercizio e prendendo tempo per respirare tra uno slancio e l’altro, per evitare il capogiro. Ripeti scambiando l’incrocio delle braccia. Questo esercizio ha un effetto “disperdente”, rimette cioè in circolazione l’energia quando tende ad accumularsi in eccesso nei due percorsi.


Esercizio al lavoro “La gru” (Mastro del Cuore e Triplice Riscaldatore):

in piedi, fissa un punto di fronte a te, solleva un piede e appoggialo sopra il ginocchio opposto, piegando un po’ la gamba di sostegno. Respira in pancia per mantenere l’equilibrio. Come al solito, scegli di partire dalla parte più comoda. Quando senti di aver trovato l’equilibrio in questa posizione, incrocia anche le braccia allo stesso modo delle gambe, afferrandoti le spalle. Lentamente, abbassati sulla gamba di sostegno incurvando anche il busto e, per mantenere l’equilibrio, fai scivolare lo sguardo lungo una linea che parte dal punto che avevi cominciato a fissare all’inizio e arriva fino ai tuoi piedi. Mantieni questa posizione raccolta per qualche respiro guardando in basso e, lentamente, torna alla posizione in piedi. Ripeti l’esercizio invertendo le posizioni di gambe e braccia. Se ti risulta troppo difficile mantenere l’equilibrio durante questo esercizio, puoi appoggiarti a una parete liscia prima con la schiena e poi con le natiche, in maniera da scivolare agevolmente verso il basso mentre lo esegui. Gli esercizi “Al lavoro” aiutano a stimolare il movimento dell’energia in entrambi i meridiani, producendo benefici cambiamenti nella condizione.