corsi e trattamenti
Nel panorama che si presenta nella cultura giapponese all’inizio del 1900 relativamente alle pratiche di guarigione e alle arti marziali, tra le numerose sistematizzazioni che avranno una progressiva diffusione in tutto il mondo (Karate, Aikido, Shiatsu …) il Reiki occupa un posto di primaria importanza per diversi motivi: la sua estrema semplicità e la sua grande efficacia ne consentono la grande diffusione a partire dagli anni Ottanta, prima in America, poi in Europa e gradualmente in tutto il mondo.
Partito come riscoperta di antiche pratiche di guarigione da parte di Mikao Usui (vissuto in Giappone tra il 1856 e il 1926) nell’ambito delle sue pratiche di meditazione, il Reiki venne ben presto adottato e diffuso come tecnica di benessere.
Una pratica talmente efficace da convincere una donna giapponese, Hawayo Takata (nata alle Hawaii nel 1900 e morta in America nel 1980) curata con successo da una grave malattia, a impararla personalmente e in seguito diffonderla fondando una scuola destinata ad istruire milioni di praticanti.
La formazione di praticante Reiki ha un suo percorso che segue le tappe stabilite secondo la tradizione tramandata a partire da H. Takata. Nei nostri trattamenti integrati, l’utilizzo del Reiki ha assunto man mano un ruolo sempre più significativo e benefico, da due punti di vista: per chi riceve è un ulteriore apporto di energia, che consente di superare con successo momenti di difficoltà e debolezza; per chi pratica è un modo per imparare presto e bene a percepire nel proprio corpo la trasmissione di energia che non è da considerare un “vissuto mentale” ma un’esperienza concreta e descrivibile in modo sensorialmente basato.
Il fatto, poi, che questa tecnica sia fondamentalmente una semplice imposizione delle mani, consente al praticante di realizzare concretamente come nel trattamento non occorra usare forza fisica o pressione faticosa.